NELLA MATTINATA DI OGGI È TERMINATA LA LATITANZA DI EDUARDO IANNACE, 40ENNE DI BENEVENTO, CHE LO SCORSO 20 LUGLIO SI ERA RESO RESPONSABILE DELL’OMICIDIO DELLA MADRE CATALANO LINA 63ENNE, DELLA SORELLA IANNACE MIRELLA 38ENNE E DELLA NONNA 101ENNE FURNO OLIMPIA.IL FATTO SI ERA VERIFICATO NELL’ABITAZIONE DELLA FAMIGLIA IANNACE, SITA IN VIA LUIGI STURZO 72 DI BENEVENTO, DOVE LO IANNACE SI ERA PRESENTATO ARMATO, COL CHIARO ED UNICO SCOPO DI ASSASSINARE TUTTI I COMPONENTI DELLA SUA FAMIGLIA.SOLO IL PADRE, IANNACE GIOVANNI, 75ENNE, E LA BADANTE RUMENA DELLA NONNA, PETRA ANA 47ENNE, ERANO RIUSCITI A FUGGIRE. IL PRIMO FERITO DALLA COLLUTTAZIONE COL FIGLIO, LA SECONDA LANCIANDOSI DAL BALCONE DEL PRIMO PIANO DELL’ABITAZIONE.LO SCENARIO CHE SI ERA PRESENTATO AI CARABINIERI ALL’ATTO DEL LORO INTERVENTO ERA ASSOLUTAMENTE FORTE CON I CORPI DELLE VITTIME AVVOLTI IN POZZE DI SANGUE IN TRE DIVERSI LOCALI DELLA ABITAZIONE.LE RICERCHE SONO SCATTATE IMMEDIATAMENTE CON IL SUPPORTO DI ELICOTTERI E DI UNITÀ CINOFILE, PER BATTERE TUTTA LA ZONA E DI LI A POCO, ESTESE IN CAMPO NAZIONALE.L’ATTIVITÀ INVESTIGATIVA CONDOTTE DAL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI BENEVENTO, PORTAVA A INDIVIDUARE LO IANNACE IN TERRITORIO GRECO, DOVE SI SONO ULTERIORMENTE INTENSIFICATI I CONTROLLI.IN TAL SENSO L’ARMA DI BENEVENTO DOPO AVER DIFFUSO I DATI DELLO IANNACE IN AMBITO NAZIONALE INTENSIFICAVA I PROPRI ACCERTAMENTI CON I COMANDI PROVINCIALI DI BRINDISI E DI BARI –VARCHI APERTI PER LA COSTA BALCANICA.-IN REALTÀ LO IANNACE, CHE GIÀ IN PASSATO AVEVA FREQUENTATO ATENE PER UN PERIODO DI VACANZA, AVEVA PENSATO DI ESPATRIARE PROPRIO IN GRECIA, DESTINAZIONE DA LUI CONOSCIUTA PER ESSERCI GIA’ STATO IN PASSATO E PER IL QUALE SI POTEVA PRESUPPORRE CHE CI SAREBBE TORNATO.LA DECISIONE DI RECARSI IN GRECIA ERA STATA EVIDENTEMENTE PRESA IN QUANTO I CONTROLLI ALLE FRONTIERE SONO NOTEVOLVENTE AFFIEVOLITI A SEGUITO DEGLI ACCORDI SCHENGEN IN AMBITO “UNIONE EUROPEA”. L’ALLERTAMENTO ERA STATO PERTANTO INOLTRATO ANCHE PRESSO QUELLE AUTORITÀ DI POLIZIA MEDIANTE INTERPOL NAZIONALE.LA CIRCOSTANZA, HA AVUTO UN FELICE ESITO IN QUANTO NE SONO STATE AGEVOLATE LE INDAGINI DEI CARABINIERI CHE, AVUTA CONFERMA DELLA SUA PRESENZA IN SUOLO GRECO, HANNO CHIESTO ED OTTENUTO DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BENEVENTO, L’EMISSIONE DI UN MANDATO DI ARRESTO EUROPEO.QUESTA MATTINA, ALLE 10,00 CIRCA, ORA LOCALE, LE 09,00 CIRCA IN ITALIA, LO IANNACE È STATO TRATTO IN ARRESTO DAGLI AGENTI DELLA POLIZIA GRECA PRESSO LA SEDE DEL CONSOLATO ITALIANO IN ATENE, DOVE LO STESSO INCAUTAMENTE SI ERA RECATO PER RICHIEDERE UN PRESTITO CONSOLARE POICHÉ, A SUO DIRE, VERSAVA IN PRECARIE CONDIZIONI ECONOMICHE.LO IANNACE, CHE NON ERA ARMATO (SI RICORDERÀ CHE L’ARMA DEL DELITTO ERA STATA RINVENUTA DAI CARABINIERI IN SEDE DI SOPRALLUOGO – NASCOSTA IN UN ANFRATTO DEL GIARDINO DI CASA IANNACE-) NON HA OPPOSTO RESISTENZA E, MOMENTANEAMENTE, È RECLUSO PRESSO IL CARCERE DI ATENE, IN ATTESA CHE VENGANO CONCLUSE LE PROCEDURE COMUNITARIE RELATIVE AL SUO ARRESTO, PER POI ESSERE TRADOTTO PRESSO LE CARCERI ITALIANE.IL RISERBO IMPOSTO DAI CARABINIERI E LA LORO INCESSANTE ATTIVITÀ INFO-INVESTIGATIVA HA PERMESSO DI RIDARE SERENITÀ AD UN TERRITORIO CHE NON È USO A SUBIRE ATTACCHI COSÌ FORTI AL SUO TRANQUILLO VIVERE E, DI CONSEGUENZA A DARE RISPOSTA ALLE INCESSANTI RICHIESTE DI GIUSTIZIA CHE LA POPOLAZIONE DEL SANNIO, E NON SOLO, RIVOLGEVA ASSILLANTI ALL’ARMA.
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