**Kenya: da Nairobi il direttore di Amref Italia, ‘non è Paese sull’orlo della guerra civile’**

Roma, 25 giu. (Adnkronos) – Il Kenya “non è un Paese sull’orlo di una guerra civile”. Ci tiene a sottolinearlo in un’intervista all’Adnkronos da Nairobi il direttore di Amref Italia Guglielmo Micucci, che parla di “manifestazioni molto pesanti” e precisa che “però non c’è una guerra civile in corso e non si prevede accada”. “Adesso sono chiuso in albergo – dice – Mi sento al sicuro”. Anche se “mentre parlo con lei vedo i fumi dell’incendio”.

A Nairobi è esplosa la protesta contro la nuova legge finanziaria. Prevede l’aumento delle tasse. Il Parlamento è stato preso d’assalto dai dimostranti. Micucci racconta di essere “arrivato una decina di giorni fa” per “monitorare le attività sanitarie che portiamo avanti anche qui nella capitale con Amref”, organizzazione nata in Kenya nel 1957 e oggi presente in oltre 30 Paesi africani. E, ricostruisce, “ci sono state anche nei giorni scorsi delle manifestazioni contro questa legge che andrebbe ad aumentare la tassazione su tanti beni, in particolare di prima necessità”. Ma “sono sempre state manifestazioni tranquille, pacifiche”.

Poi, “con il passare dei giorni la situazione non è peggiorata, ma è aumentato il numero dei manifestanti”, fino “a questa mattina quando il loro numero è cresciuto veramente tanto”. “Si parla di diverse migliaia di persone, tutti giovanissimi – prosegue – Sembra ci sia stato uno scontro con la Polizia. Notizie che circolano tra colleghi di Amref che vivono in città parlano di otto morti e questo ha portato all’escalation”.

Micucci spiega di trovarsi a “un paio di chilometri dal centro della città”. E l’auspicio è che “la situazione si tranquillizzi il prima possibile, che i manifestanti possano continuare a manifestare e la Polizia a fare il suo lavoro di protezione, anche dei manifestanti stessi”, senza scontri.

Dopo i fatti delle scorse ore, c’è il rischio che “le proteste continuino un po’ e si allarghino” ed è “prevedibile possa aumentare il livello di tensione”, dice il direttore di Amref Italia, che “personalmente” spera in “dichiarazioni da parte del governo che vadano nella direzione di riconciliazione, per abbassare un po’ i toni perché il Kenya è un Paese che da tanti anni vive una qualche stabilità”.

Micucci avrebbe dovuto lasciare il Kenya “qualche giorno fa”, ma aveva deciso di rinviare la partenza da Nairobi per motivi di lavoro. “Avevo già spostato il volo a dopodomani – conclude – Vediamo come si evolve la situazione”.

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