Sanità: ok Camera a legge Pd per assistenza sanitaria a senza dimora

Roma, 25 giu. (Adnkronos) – La Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge del Partito democratico, a prima firma Marco Furfaro, che riconosce il diritto all’assistenza sanitaria per le persone senza dimora, anche se non hanno la residenza anagrafica in Italia o all’estero. “Questa legge -spiega Furfaro- non solo restituisce il pieno diritto alle cure a decine di migliaia di persone, ma finalmente sapranno che lo Stato non le ha abbandonate. E che uscire da una condizione di fragilità è possibile. Sono felice. Perché oggi la politica riesce a dare di sé l’immagine più bella, quella che cambia la vita delle persone. In meglio”.

Attualmente, chi non è iscritto all’anagrafe comunale perde il diritto all’assistenza sanitaria, tranne per le emergenze al pronto soccorso. Stiamo parlando di padri di famiglia che si separano e finiscono a dormire in macchina, donne vittime di violenza che scappano di casa e vanno a vivere da amici, persone che perdono il lavoro e finiscono in strada e non hanno un tetto sopra la testa. Persone che per vari motivi perdono la possibilità di avere una dimora propria e che purtroppo perdono conseguentemente anche la residenza. E questo comporta il venire meno di un pieno accesso al diritto alle cure perché senza residenza non si può accedere al medico di base (e ai Sert, a un consultorio, a un centro di salute mentale).

Con la legge Furfaro viene colmata questa grave lacuna che impedisce ai senza dimora l’accesso alle cure. La nuova legge è in linea con i principi degli articoli 3 (uguaglianza) e 32 (diritto alla salute) della Costituzione, e con la legge che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale nel 1978, secondo cui l’assistenza sanitaria deve essere garantita a tutti, senza distinzione di condizioni individuali o sociali. La nuova legge sarà sperimentata per due anni (2025-2026) in 14 città metropolitane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia) con un budget di 2 milioni di euro, coprendo oltre il 60% delle persone senza dimora presenti nel nostro paese.

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